L’argomento è spinoso quanto vasto. Il colore, in generale, implica considerazioni di semiotica, fisica, stile, psicologia e chi più ne ha più ne metta. Una corretta applicazione del colore può rendere riconoscibile un prodotto entrando nell’immaginario collettivo per decenni. Vedi a tal proposito l’articolo Marketing a Natale.
Certamente la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale; a livello inconscio siamo portati ad associare un colore come il rosso al pericolo e all’eccitazione mentre il blu alla calma e all’inattività. Nulla di nuovo ma come spesso accade esistono numerosi colori ignorati.
È utile considerare l’area merceologica per fare una prima scrematura. Prendiamo ad esempio lo sviluppo di un nuovo prodotto: un packaging per pasticceria. L’aspetto cromatico e la riconoscibilità del contenitore dovranno privilegiare gli accostamenti più efficaci a veicolare il nostro brand.
Sebbene questo sia un esempio utile per rivelare alcune associazioni legate all’uso di un colore rispetto ad un altro, ciò non esclude la presenza di molte altre possibilità altrettanto valide.”
I colori nella tradizione
Il bianco, come leggiamo praticamente ovunque, è legato alla purezza e all’igiene, non a caso è largamente utilizzato nel comparto alimentare. Considerando il tema progettuale può essere associato allo zucchero a velo che candidamente ammanta una gran varietà di dolci.
Essendo un colore neutro (o non colore) si presta ad accogliere inserti o font di diverse tonalità. Se la pasticceria è storica o prestigiosa privilegerà innesti o pattern d’orati, magari in rilievo sulla superficie, per trasmettere il blasone.
In caso sia una realtà più giovane e moderna ridurrà al minimo le decorazioni limitando l’uso del colore ad aree specifiche. Come ad esempio il marrone, sofisticato ed evocativo. Il binomio marrone-cioccolato è ormai consolidato, il largo uso che se ne è fatto in passato per pubblicizzare prodotti dolciari l’ha reso universalmente riconoscibile. Il contenitore anticipa e amplifica il contenuto svolgendo ancora una volta il compito di veicolare il nostro brand.
Anche i colori tenui sono da sempre nell’immaginario collettivo legati alla dolcezza, le varie tonalità di rosa nello specifico risultano particolarmente efficaci perché evocano fragranze floreali delicate e gradevoli. Se lo affianchiamo al marrone manterremo una combinazione piuttosto contrastata a beneficio della leggibilità ed una coerenza tra significati che il nostro cervello vi associa.
I colori desaturati in generale sono legati alla natura e all’artigianalità, sono colori statici, che trasmettono solidità e tranquillità. Una scala dei beige ad alta luminosità (elevata percentuale di bianco) potrebbe quindi diventare un’ottima alternativa al bianco puro cambiando radicalmente la chiave di lettura del packaging. Il nostro cervello assocerebbe la staticità del colore alla cura nella lavorazione del prodotto evocando quindi qualità.
Le nuova gamma cromatica
La pasticceria però si sta rinnovando profondamente, ha fatto proprie sperimentazioni, volumetrie e tonalità proprie delle arti maggiori come scultura e pittura. Procedimenti altamente tecnologici come la stampa bidimensionale e tridimensionale hanno reso possibili risultati impensabili fino a pochi anni fa. In un clima di tale fermento anche il packaging si sta evolvendo inglobando gradazioni inedite.
La necessità di differenziarsi ha negli ultimi anni aperto nuove strade che si discostano molto dai colori tradizionali, costringendo gli utenti ad uno sforzo nella riconoscibilità del contenuto a beneficio della riconoscibilità del marchio.
L’invasione dei donuts (e delle loro guarnizioni con glasse vivaci) o dei coloratissimi macaron non conosce confini, nuovi dolci hanno generato lo sviluppo di nuove tipologie di packaging che si discostano da quelli tradizionali. Sulle confezioni non è più inusuale trovare verdi smeraldo accompagnati a marroni brillanti o gialli intensi abbinati a cordoncini vinaccia.
Questo sviluppo non legittima l’uso arbitrario dei colori anzi, ne rende più complessa la scelta. Per stravolgere le regole è necessario conoscerle, comprenderle e solo in seguito superarle. Il colore è una materia insidiosa ed altrettanto intrigante che segue tendenze e regole in costante mutamento.
Se siete in cerca del vostro colore di riferimento non perdetevi il prossimo articolo: vi sveleremo le potenzialità dei moodboard e di come utilizzarli al meglio.