Sguardo laterale per vedere meglio

Nel mondo del design che sia UX/UI, prodotto, brand o comunicazione restare aggiornati sulle tendenze è fondamentale. Ma spesso, per fare davvero la differenza, serve qualcosa di più: uno sguardo laterale, una scintilla che arriva da un ambito diverso, magari da una galleria d’arte o da un progetto fotografico che apparentemente nulla ha che fare con il nostro lavoro. È qui che entrano in gioco le fonti d’ispirazione “esterne”, quei luoghi dove la creatività si manifesta in forme imprevedibili e, proprio per questo, preziose.

Dove cercare ispirazione?

This is Colossal
Un vero e proprio punto di riferimento per chi cerca contaminazioni visive tra arte, design, artigianato e tecnologia. Dai murales giganti alle sculture cinetiche, qui l’arte è sempre sorprendente e stimola connessioni inattese.

Design You Trust
Una vera e propria miniera di design in tutte le sue declinazioni: grafica, illustrazione, fotografia, pubblicità e molto altro. Utile per capire cosa si muove nel mondo visivo internazionale, spesso con tagli pop e accessibili.

Frizzifrizzi
Un magazine online italiano che spazia dal design alla moda, passando per l’editoria indipendente. Ricco di storie, progetti e approfondimenti che parlano di creatività con tono curioso e umano.

Costruire visioni, analizzare e organizzare

Behance
Più che una vetrina di portfolio, Behance è un termometro del design contemporaneo. Qui si possono osservare i trend che prendono forma nei progetti professionali, scoprire studi emergenti e vedere la genesi di nuovi stili.

Pinterest
Lo strumento ideale per catalogare, connettere e confrontare ispirazioni visive. Utile non solo per raccogliere riferimenti estetici, ma anche per strutturare e archiviare pattern linguistici e micro-trend trasversali.

La curiosità come competenza progettuale

Raccogliere ispirazioni non è solo un esercizio estetico: è un atto progettuale. In un’epoca in cui la tecnologia evolve vertiginosamente, il valore aggiunto di un designer è dato dalla sua capacità di vedere oltre: oltre le mode, oltre le richieste immediate, oltre i confini disciplinari.

Coltivare la curiosità, allenare lo sguardo e lasciare spazio allo stupore sono esercizi che nutrono l’intuizione e rendono più profondo ogni progetto. Perché l’esperienza utente migliore non è quella che imita ciò che già funziona, ma quella che riesce a sorprendere con senso e bellezza.