Prompt istruzioni per l’uso

prompt engineering

Che tu sia un designer incallito o solo curioso di scoprire come dar vita alle tue idee sei nel posto giusto. Oggi ci immergeremo nel mondo dei “prompt”, ovvero quel mezzo che ci permette di dialogare con le AI. I prompt sono le istruzioni o un input che forniamo a un modello di intelligenza artificiale per ottenere una risposta specifica; una breve frase di testo che il Bot interpreta per produrre un risultato. Il Bot scompone le parole e le frasi di un prompt in parti più piccole, chiamate token, che vengono confrontate con i dati di addestramento e quindi utilizzate per generare un’immagine, un testo un brano ecc.

Per ottenere risultati efficaci con l’IA, è fondamentale comprendere il tipo di modello che si sta utilizzando e adattare i prompt di conseguenza. Sperimentare con diversi input e affinare le istruzioni può migliorare notevolmente la qualità delle risposte ottenute. Affinché le macchine generino in modo coerente le nostre indicazioni è importante tenere a mente alcune regole.

Quando ci si avvicina alla scrittura di un prompt è fondamentale essere chiari, specifici e adottare un approccio che si amalgami con il contesto della richiesta. Ad esempio, se ti trovi a dover generare l’abstract per una lezione è importare specificare il soggetto che a cui è destinata la richiesta (un docente) e per fare cosa (preparare una lezione). Può infine essere utile specificare il tipo di formato in cui si vuole la risposta, testo discorsivo, elenco puntato, caselle excel ecc.  Ad esempio: Sono un docente che si occupa di storia mi è stato chiesto di tenere un breve ciclo di incontri di 6 ore in un istituto di formazione professionale in un corso di grafica sull’evoluzione delle intelligenze artificiali. Genera una breve testo in elenco puntato con i principali temi da affrontare.

Per ottenere risultati più accurati e personalizzati, considera la possibilità di chiedere al bot di farti delle domande in modo che possa comprendere il contesto specifico della tua richiesta. Questo approccio non solo aiuta il modello a focalizzarsi sulle tue esigenze, ma contribuisce anche a migliorare la qualità e la pertinenza dell’output generato. Rimaniamo sul tema precedente: Fammi delle domande per potermi suggerire la scaletta di questo breve seminario.

Se desideri spiegare un concetto in modo accessibile e coinvolgente, immagina di rivolgerti a un bambino di 8 anni. Usa un registro linguistico semplice, evita termini complessi e sii chiaro nelle tue richieste. Questo renderà il prompt più adatto a generare un testo che sia comprensibile per chiunque, indipendentemente dal livello di competenza. Nel nostro caso è stato già inserito un riferimento ai destinatari del corso, nel caso la generazione sia formulata in un linguaggio troppo complesso possiamo richiedere al bot di fornire una versione più semplice.

Infine, se hai bisogno di velocizzare il processo di generazione, puoi creare una catena di prompt standard che il modello può seguire. Questo aiuterà a mantenere coerenza e efficienza, permettendo al bot di comprendere rapidamente il tuo obiettivo senza richiedere una serie di istruzioni complesse.

In definitiva, la chiave per un prompt efficace è la chiarezza nel formulare la richiesta, adattandola al contesto e al pubblico di destinazione. Sperimenta con questi approcci e scopri come l’arte di scrivere prompt può diventare una potente chiave di accesso all’universo creativo.

Quando si tratta di generare immagini cambiano leggermente le regole del gioco. Qui, la concretezza è altrettanto importante, ma devi pensare in termini visuali. Descrivi il tipo di immagine che desideri, specifica colori, atmosfera, dettagli visivi. In fondo, stai dando vita a un “quadro” attraverso il linguaggio, e più dettagli includi, più chiara e affascinante sarà l’immagine generata. Ancora una volta sii specifico, se si tratta di una immagine fotografica inserisci l’obiettivo con cui realizzarla, se hai in mente un’inquadratura forniscila, il momento della giornata e della stagione per definire i toni ecc. Il mio consiglio è mantenere una struttura fissa su cui inserire i parametri che abbiamo visto in precedenza. Inizia con il mezzo, prosegui con il soggetto, aggiungi i dettagli e chiudi con dei riferimenti. Ad esempio: Una fotografia di una giovane donna che cammina in un campo di fiori selvatici, la donna è in primo piano, il campo di fiori selvatici sullo sfondo, la luce del sole illumina il viso della donna, stile di Annie Leibovitz, obiettivo 50mm, apertura f/2.8, luce naturale.

Ricordati infine di giocare con i prompt, prova variazioni, aggiungi sfumature, e scoprirai che l’IA può rispondere in modi sorprendenti. Si tratta di trovare la giusta alchimia tra chiarezza e creatività. E ora, forse la parte più entusiasmante: l’IA può apprendere dai prompt e migliorare nel tempo. È come avere un assistente che evolve nel tempo, le iterazioni istruiranno il bot che sarà in grado di fornire risposte sempre più precise. Quindi, divertiti a esplorare, sperimenta con i tuoi prompt e preparati ad essere stupito.