I quattro segreti del successo Marvel

È di qualche giorno fa la notizia che Avengers Infinity Wars ha raggiunto il miliardo di dollari di incassi. Ancora non possiamo immaginare quale vette raggiungerà ma da questo successo possiamo trarre alcune indicazioni. Cosa possiamo imparare dalla fiaba Marvel-Disney?

Se non sai di cosa sto parlando probabilmente ti hanno rapito e rinchiuso in una grotta in Afghanistan. Rilassati, costruirai un’armatura che ti trarrà in salvo… Lo confesso sono un lettore compulsivo di fumetti ed ho seguito da vicino la parabola dei Marvel Studios.

All’uscita dalla multisala sono rimasto folgorato, non per il film (poderoso) ma perché ho compreso la totalità e le insidie dell’operazione. Questo non è il luogo per la critica cinematografica, cosa che faccio (in genere) di fronte ad una birretta al pub. Facciamo però un passo indietro.

Nel 2008 inizia un progetto inedito nel mondo cinematografico. Con Iron Man, la casa delle idee mostra l’enorme potenziale del suo universo. Un successo di pubblico e critica con ottimi risultati al box office mondiale. Apripista di una ventina di film distribuiti in due decadi.

Oggi, dieci anni dopo, di fronte al quadro (parziale) possiamo fare le prime valutazioni legate alle best practice del MCU (Universo cinematografico Marvel) e fare alcune considerazioni che restano valide anche per le PMI (piccole medie imprese).

Il complesso affresco MCU ha avuto un successo paragonabile solo a Star Wars, guarda caso acquistata sempre da Disney. I due franchise hanno alcuni tratti in comune e parte della loro forza risiede in quattro punti chiave.

  • Sense of wonder 
  • Coerenza narrativa
  • Programmazione strategica
  • Sperimentazione artistica

Andiamo con ordine, il Sense of wonder è un’espressione inglese usata per indicare la sensazione di meraviglia, è una reazione emotiva che ha lo spettatore di fronte ad un concetto nuovo, spiazzante. La sospensione della realtà unito all’accettazione dell’imprevisto genera stupore. Tutto MCU è costellato di personaggi in grado di agire con poteri straordinari in situazioni incredibili. L’abilità di bilanciare elementi ordinari e situazioni pazzesche ha incuriosito e attirato gradualmente un pubblico sempre più ampio.

L’inserimento delle sequenze bonus (alla fine dei titoli di coda) ha generato curiosità, alimentato speculazioni dei fan e non solo. È stato un accorgimento ingegnoso per la crescita organica del MCU creando attesa intorno ai titoli di futura pubblicazione. Ha dato coesione alla Storia e collegato tutte le pellicole.

La coerenza narrativa è un altro aspetto presente su più livelli. La coerenza del singolo personaggio con il proprio mondo di riferimento è il primo. In Iron Man le ambientazioni per quanto incredibili sono coerenti con la visione e le tecnologie sviluppati dal protagonista. Allo stesso modo nel più recente Dr. Strange la coerenza con il mondo mistico è evidente sia per le problematiche affrontate sia per gli effetti visivi.

Questi personaggi agli antipodi si trovano però ad operare nello stesso mondo e agiscono con le proprie caratteristiche. Inoltre ogni tassello (film) crea conseguenze dirette sulla Storia di fondo. La coerenza emerge quindi anche a livello orizzontale fra tutte le pellicole.

Realizzare 19 film in dieci anni è stato possibile grazie ad una programmazione maniacale. Un lavoro di gestione complesso ed estremamente vario. Un orologio di precisione logistica e artistica senza precedenti. Far lavorare in sinergia registi, attori, sceneggiatori tecnici con scadenze tanto ravvicinate ha richiesto figure dedicate e strategia ad ampio spettro. La programmazione strategica è un sistema di pianificazione con il quale si fissano gli obiettivi, si indicano le tempistiche, gli strumenti, le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo. È un processo organizzativo indispensabile per lavori dall’alto profilo come questo.

L’ultimo elemento è la sperimentazione e la capacità di prendere dei rischi. Alcune delle pellicole di maggior successo sono state affidate a registi e attori con un background non tradizionale. I fratelli Russo prima di dirigere Captain America: The Winter Soldier avevano all’attivo solo tre film e una decina di serie tv. Sir Kenneth Charles Branagh è un attore e regista con una preparazione prevalentemente teatrale. In Thor questa sensibilità è emersa connotando la pellicola. Sempre in Thor Chris Hemsworth l’attore protagoniste prima della pellicola aveva all’attivo solo alcune apparizioni in film secondari.

Pensare ora a cosa è stato fatto e cosa vedremo nei prossimi anni (sono stati programmati film fino al 2025) ci deve far riflettere. Partendo da una passione che ho coltivato e dalle situazioni che affronto in ambito lavorativo vorrei condividere con te le mie riflessioni.

In ambito d’impresa ci sono le stesse problematiche e le stesse opportunità affrontate dai Marvel Studios, vediamo come possiamo ricalcarne il successo.

Ripercorriamo gli stessi punti partendo dal Sense of wonder. In questo caso si tratta di un aspetto che ha ricadute sui fattori visibili dai clienti (e non) come i prodotti e la promozione. Un numero terribilmente alto di aziende “comunica” proponendo messaggi impersonali buoni per il 95% del mercato di appartenenza. Parole chiave come qualità non creano coinvolgimento in chi legge e oggi non significano nulla. Dobbiamo trovare contenuti e messaggi in grado di sorprendere, proporre in maniera personale e inattesa ciò di cui le persone hanno bisogno. So che può sembrare difficile ma ti assicuro che richiede solo buona volontà e l’aiutino da chi fa copy e graphic design a un buon livello. La presenza di una vision potrebbe esserti d’aiuto, anche in questo caso deve essere originale e intimamente legata alla tua impresa.

Lo stesso discorso vale per i prodotti, se il tuo catalogo è sovrapponibile a quello dei concorrenti sarà necessario fare uno sforzo per connotare la tua offerta.

Il secondo punto è la coerenza narrativa. Un’azienda è come un film, c’è il cast con dirigenti e collaboratori al posto degli attori. L’ambientazione, l’azienda, lo showroom, i rivenditori, i negozi o gli stand fieristici.

Ricordiamoci poi della sceneggiatura e della trama. In azienda ci deve essere un’identità precisa. Ricorda che il tutto deve essere coeso e coerente.

Se Tony Stark in un laboratorio pieno di candelabri si esprimesse in modo anacronistico di certo ci farebbe storcere il naso. Allo stesso modo se un’impresa “paladina dell’ambiente” propone marmitte cromate realizzate in un impianto fatiscente con enormi sprechi di risorse risulterebbe poco credibile.

Dobbiamo prendere coscienza di alcuni punti cardine per restituire un racconto coerente e credibile della nostra impresa agli occhi degli spettatori (clienti e non).

La programmazione strategica come ti ho già accennato, è uno degli aspetti che ha maggiormente influito nella riuscita del progetto MCU. Allo stesso modo è l’elemento che ti permetterà di ottenere diversi benefici come creare coesione tra le parti e monitorare i costi fissando i budget da investire per le azioni da eseguire.

Avere un piano che si sviluppa nell’arco di uno, due o dieci anni ti permette di realizzare progetti ambiziosi. Se spacchetti per fasi e crei una serie di tappe avrai la possibilità di limare le imperfezioni e migliorare il tuo modo di lavorare. Lo potrai fare perché a monte esiste un progetto che ti guida e un obiettivo da raggiungere. Cosa che non potresti fare procedendo a tentoni.

L’ultimo punto è la sperimentazione. In questo caso è la capacità di ascoltare, guardare e accogliere suggerimenti provenienti da figure e settori differenti dal tuo. Si tratta di imparare a guardare con occhi nuovi, di introdurre tecnologie, procedimenti e linguaggi inediti nel tuo mercato.

Come vedi le buone pratiche sono sotto gli occhi di tutti, dobbiamo solo imparare a osservare meglio per metterle in pratica a nostra volta.

Se ti interessa il nostro approccio torna a trovarci sul blog o contattaci per conoscere i segreti che Jarvis (la “nostra” intelligenza artificiale) custodisce.

A presto